Cerca nel blog

martedì 21 settembre 2010

GRANDE OPERAZIONE ANTI DOPING DEI NAS. IMPLICATO ANCHE UN PUBBLICITARIO DELLA RIVISTA BICISPORT

Ancora un a mega operazione antidoping dei Nas. E questa volta nella rete finiscono anche un corridore ciclista professionista ben conosciuto e un pubblicitario colombiano che collabora da tre anni con la rivista specializzata Bicisport. Come se non bastassero i ciclisti e i prepatori infangare questo sport insomma ora ci si mettono anche quelli della comunicazione specializzata in questo caso al servizio della Compagnia Editoriale, diretta da Sergio Neri.
Per quanto riguarda il ciclista si tratta di Enrico Rossi, fratello di Vania, l'atleta già a suo tempo coinvolta in una vicenda di doping ematico (ed uscita assolta) dopo gli ultimi campionati italiani di ciclocross. Stamane i Carabinieri dei Nas hanno eseguito nelle province di Roma e Rimini cinque ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip del Tribunale di Perugia, nei confronti del fratello della compagna del più noto Riccardo Riccò di Giorfi Galli, cicloamatore di Torriana (Rimini) di un colombiano residente a Roma, il procacciatore pubblciitario della sede centrale di Bicisport, Vanegas, Sanchez Nicolas un farmacista, Leonardo Scolpiniti ed una infemiera ospedalier, , Chiara Ferri, impiegata presso un nososcomio romano del Prenestino. Le accuse sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze dopanti, utilizzate da atleti appartenenti a squadre di ciclismo professionistiche e dilettantistiche.
Indagate in stato di libertà, per i medesimi reati, altre 35 persone, tra ciclisti amatoriali e professionisti, medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti e frequentatori di palestre. Nel gruppo ci sono 6 ciclisti professionisti, 15 cicloamatori, 2 medici sportivi, un preparatore atletico un massaggiatore, due farmacisti 4 frequentatori di palestre e 4 persone comuni.
Nell'ambito dell'operazione sono state eseguite 40 perquisizioni domiciliari e personali nelle province di Roma, Rimini, Forlì-Cesena, Modena, Prato, Bergamo, Reggio Emilia, Milano, Pistoia, Parma, Latina, Perugia e Bari. Perquisizioni che hanno fatto seguito ad unì'operazione analoga fatta nel giugno scorso e che complessivamente hanno fruttato il sequestro di 150 confezioni fra anabolizzanti (alcuni anche destinati al mercato animale), epo di tutti i tipi, antiinfiammatori, stimolanti e farmaci mascheranti l'assunzione di prodotti dopanti. Rossi per gli inquirenti è il personaggio chiave dell'inchiesta, nata dalla denuncia di uno degli ultimi allenatori di Riccardo Riccò che si è rivolto ai Carabinieri di Perugia per segnalare la ricezioni sms nei quali ignoti gli chiedeveno di procacciare o di specificare le modalità d'uso di sostanze dopanti. A casa del Galli sono stati trovati faramaci proibiti, che, secondo le indagini, erano a disposizione di Rossi, che a sua volta ne avrebbe destinata una parte ad altri corridori della sua squadra e di altre squadre.
Un traffico vero e proprio. A casa di Rossi nell'ultima prequisizione, stamane è stata sequestrata una tenda ipobarica, usata per simulare l'allenamento in quota (aumenta il trasporto di ossigeno ai muscoli) vietata in Italia dalla legge 276/2000. L'aveva acquistata poco tempo fa da una altro ciclista al prezzo di circa 3.000 euro proprio nel periodo successivo alle indagini che lo avevano coinvolto e di cui probabilmente aveva avuto sentore.
Il Venagas lavora da circa tre anni con la Dea, l'agenzia di pubblicità della rivista Bicisport, come procacciatore di pubblicità. Inoltre agli inquirenti risulta avesse scritto qualche articolo per una rivista telematica (Tuttobiciweb). Il Vanegas era l'anello di congiunzione fra Galli, che deteneva i prodotti proibiti e i vari destinatari, come risulta da numerose intercettazioni ambientali.

Nessun commento:

Posta un commento